“Il Mandala “Gateway” focalizza un processo occorso a ciascuno di noi almeno una volta nella vita; quel, o quei momenti, in cui diventa impossibile non mettersi faccia a faccia con le paure nascoste nel profondo; ore, o giorni, talvolta mesi, durante i quali si affrontano i mostri nascosti.
Sono fasi in cui sorge l’urgenza di una via d’uscita da una situazione diventata insostenibile, quando le possibilità di un certo stare con se stessi (i mostri di dentro), o con un sistema relazionare (i mostri di fuori) si sono esaurite, e si cerca una ri-soluzione che porti a una condizione di superiore equilibrio.
Sono circostanze che implicano sempre un travaglio, un’elaborazione dell’incertezza, assieme a un atteggiamento positivo di fiducia e di sfida.
Il confronto con l’ignoto è l’elemento cardine attorno al quale si sviluppa sia il Mandala, sia il corrispondente stato emotivo e conoscitivo del soggetto. L’ignoto è il grande “altro da sé” con cui siamo chiamati a confrontarci, almeno fino al momento in cui non lo riconosciamo come una parte di noi stessi che ci chiede di essere aiutata a vedere la luce.
Dunque, “Gateway” è sia rottura che soluzione, sia ignoto, che ritrovamento e nascita.
Questo Mandala dell’artista Zammitti si fa così sinonimo della vita; da quando ciascuno di noi è sorto dall’utero materno, a quando, attraverso piccoli o grandi momenti di abbandono e ritrovamento, ci si ritrova al cospetto della chiusura del ciclo umano, davanti alla porta del Supremo Mistero.
Graficamente, domina la presenza dei fiori di loto, simboli per eccellenza di bellezza, purezza, e rinascita spirituale. Dal centro, verde scuro, si irradiano bagliori di luce, che trapassano in ambienti giallo-rosa, che sprofondano in un abissale verde scurissimo, fino all’arancione il blu e l’indaco.
È giostra e gioco, è lotta, riposo ed esaltazione. È separazione da una condizione insostenibile, ma, soprattutto, sfida, coraggio e approdo. È la vita.
Chiunque vive, sapendo di star vivendo, riconoscerà questo Mandala come suo.”
COS’È UN MANDALA
Il mandala è un disegno geometrico sacro che ha origine in antiche tradizioni religiose e spirituali.
Spesso è rappresentato come un cerchio con intricati motivi e simboli che si irradiano dal centro.
Il termine “mandala” deriva dalla parola sanscrita “cerchio” e rappresenta l’universo o lo spazio sacro al suo interno.
I mandala sono utilizzati come strumenti di meditazione, riflessione spirituale e crescita personale.
Si ritiene che aiutino gli individui a connettersi con la propria interiorità, a trovare equilibrio e armonia e ad accedere a uno stato di coscienza superiore.
Il disegno di un mandala è altamente simbolico. La forma circolare rappresenta la completezza e l’unità, ricordandoci l’interconnessione di tutte le cose.
Il centro del mandala è considerato il punto focale, che rappresenta il centro del nostro essere o l’essenza divina dentro di noi.
Creare o impegnarsi con i mandala può essere una pratica trasformativa, che offre un percorso di pace interiore, di scoperta di sé e di crescita spirituale.