III di Spade

Quest’opera di arte grafica è di quelle che Giada Zammitti ha dedicato ai Tarocchi, il cui simbolismo affonda nella notte dei tempi, e la cui origine è storicamente indeterminabile. Qualcuno pensa che essa debba avere a che fare con l’Ermetismo, e quindi con Ermete Trismegisto, la cui Dottrina compendierebbe la Tradizione Sacra dell’Antico Egitto faraonico, ossia la più antica dell’area mediterranea.
Come che sia, fatto sta che il simbolismo dei Tarocchi sintetizza archetipi comuni a tutte le dottrine sapienziali conosciute.
L’oggetto di quest’opera è un cuore trafitto da tre spade. Il “Cuore” è simbolo per eccellenza del centro vitale, mentale e spirituale dell’essere umano. La spada racchiude una plusvalenza di significati, che variano a seconda della collocazione e del contesto; come, d’altro canto lo stesso cuore trafitto (di cui vedremo appresso) il cui significato ultimo è correlato all’intero modello della “mano”.
Come carta singola, e di questa qui ci occupiamo, il cuore trafitto esprime, in modo evidente, uno stato di profonda afflizione, di radicale mortificazione; le nuvole gravide di pioggia palesano una condizione di smarrimento. Le gocce di pioggia sono aguzze, come lacrime che straziano.
Ma non tutto potrebbe essere come sembra. Le spade possono sia confondere, che liberare. La pioggia può far cadere lacrime di dolore o di Grazia. Insomma…
La grafica scelta dall’artista è volutamente iper realista, per esaltare la portata dello strazio. Il cielo è azzurro, mentre piove sul cuore rosso.

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